sabato 17 dicembre 2022

Pulp vicious

 Di innocente, neppure il ricordo.

Mi arresi davanti alla corruzione e alle bugie. Diceva Steinbeck: sceglierò la vendetta più crudele, dimenticherò ogni cosa. E neppure io conosco modo più feroce per condannarti all'inferno: sottrarsi per sempre a quel ricordo che volesti contaminare, rendendolo uno spettacolo desolante e stucchevole, come un acino di uva appassito mangiato da onnipotenti vermi. Oh sì, grande è stata la mia vendetta. Come Giuditta che decapita Oloferne così tagliai la testa al serpente della vanità. Sarebbe stato dolce coccolare il disprezzo ma è stato ancora più dolce, incredibilmente dolce, cancellare la tua presenza. Dolce come quel sorriso nascosto tra le note e le parole di una canzone che mai più ci apparterrà.

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