giovedì 18 luglio 2019

Dell'odio, e altri demoni

Sono in fase pre-ciclo e, come le donne sanno, facile al nervosismo. Ho quindi deciso di sfruttare la cosa e fare un elenco semiserio di tutto cio’ che mi infastidisce su questi maledetti social network.

In pole position: I vari post delle varie pagine variamente nostalgici. Quelli su come eravamo sognatori noi degli anni ’90, felici noi degli anni ’80, liberi noi degli anni ’70, poveri ma belli noi degli anni ’60 e potrei continuare per ore. Vi do una notizia sconvolgente: non eravate niente di tutto questo. Eravate solo giovani. E essere giovani e’ IL plus per eccellenza. Tutti rimpiangono la gioventu’, per definizione. Fateci il favore di smetterla co ‘ste panzane su “noi che facevamo gli squilletti col cellulare si’ che sapevamo stare al mondo.” Eravate (eravamo) teenager squattrinati. Creativi, ma squattrinati. E teenager. E gia’ vi ho spiegato sopra. Odio dovermi ripetere.

Al secondo posto, di misura: I commenti idioti. La mia personalissima definizione di idiota e’: analfabeta funzionale galoppante che pretende di discettare di qualunque tema – dalla politica allo sbarco su Marte - mostrando evidenze confuse e prive di alcun senso logico. Riesco a tollerare (malamente) il complottismo, i fanatismi religiosi, gli ultra’ di qualunque genere solo a patto che lo scritto sia in perfetto italiano. No, non corretto: perfetto. Tirate voi le conclusioni.

Al terzo posto: I consigli per le mamme, dalle mamme, con le mamme. Talvolta, e sottolineo talvolta, le domande possono anche apparire intelligenti. Le risposte son il vero problema. Iniziano i: “dormi ora che poi non lo farai piu’”; “essere mamme e’ la cosa piu’ bella del mondo”; “il pediatra mi ha dato lo schema svezzamento (con brodino e farine, roba di 30 anni fa) voi come lo preparate il brodo vegetale? Lo so, sono fuori tema ma ho paura che Petronilla muoia di fame prima di rievocare la mia bisnonna per un consiglio” e amenita’ simili. Signori e signore: ho una figlia anche io. E sono rimasta sana di mente. Vi prego di non usare i vostri come scusa per il vuoto cosmico che vi occupa lo spazio tra le orecchie. Grazie mille.

Voi direte: ma perche’ leggi questa roba? Avete ragione. In parte, mi capitano sotto gli occhi, in parte e’ deformazione professionale (pare mi occupi di comunicazione, ma non ditelo al mio capo), in parte e’ puro masochismo. Lo ammetto. Sono masochista. Probabilmente sarebbe meglio smetterla e convincere mio marito a intraprendere un piu’ sano bdsm ma nel frattempo faccio pace con il mondo solo leggendo Dan Savage. Ve lo consiglio. Se vi riesce, in inglese e’ ancora meglio ma Matteo Colombo lo traduce meravigliosamente bene su Internazionale.

P.S. perdonatemi gli accenti strani ma scrivo su una tastiera britannica e ho zero voglia di cercare i caratteri speciali. Facciamo a capirci, suvvia. Vi lovvo, tutti.

P.P.S. il titolo è una semi citazione. Non sono così perfida.😉