lunedì 10 agosto 2015

Voglio andare a casa, la casa dov'e'?

Oggi mangio all'aeroporto di Liverpool.
Ci sono diversi ristoranti, ma alla vista delle jacket potato non posso che considerare la mia ricerca terminata con successo. ^_^
Spuds, come le chiamano a Belfast, sono uno dei cibi che mi fanno sentire a casa. Comfort food da ex-pat, ma pur sempre comfort food.
Anche ieri ho avuto la stessa sensazione mangiando spaghetti alle vongole sul 41esimo parallelo.
Allora avevo pensato: roba da italiano, anzi, roba da terrone, ma oggi questa nuova sensazione mi ha spiazzato. Cosa sono mo'?
A quale luogo appartengo?
Forse a nessun luogo, perché i luoghi non ci appartengono e viceversa. Ci raccolgono soltanto. 

E allora le notti di filosofia e parolacce sarebbero state le stesse sotto qualsiasi cielo.

Le analisi politiche da birra e noccioline sarebbero finite negli stessi inspiegabili modi.

E saremmo stati giovani comunque, ovunque.

I luoghi a cui pensiamo sono invece soltanto ricordi.

Casa é una mappa astrale di facce, musica, abbracci, amici e nemici.
É una striscia di Andrea Pazienza senza paesaggio né prospettiva. Una moltitudine di parole e volti scoordinati e fuori cornice, ma con un preciso senso di insieme.
Luigi