giovedì 8 ottobre 2015

Nord Irlandesi a raggi x

Un amico nord-irlandese non crede che esista nessuna "cultura" locale. Infatti riesce a distinguere un italiano da un francese o da un tedesco, ma non un nord-irlandese dagli altri.
Per persuaderlo del contrario mi ha chiesto di raccogliere una lista delle caratteristiche psico-fisiche degli abitanti di questo angolo del globo terrestre.
E ha avuto gioco facile: io adoro fare le liste!

Moda: quando sono ancora sobri potreste distinguerli dagli altri nello stesso bar perché sono i peggio vestiti. Ad un ballo di gala si presenteranno con la maglia dell'Ulster Rugby.
Sotto la giacca, ovviamente.

Espressioni linguistiche: Il Nord-Irlanda non avrà una lingua propria ma le caratteristiche fonetiche, lessicali, morfologiche e sintattiche elevano il suo slang al rango di linguaggio.

Relazioni con gli altri: cordiali, generosi ma corporalmente impediti. Non stringono la mano,  il contatto fisico più vicino ad una espressione di affetto e' pugno al volto.  Puoi leggere il panico nei loro occhi quando si ritrovano in un gruppo di Italiani che si salutano con il bacetto!

Temperature percepite: Non hanno mai freddo, al massimo "it's Baltic". I mediterranei che si spostano al nord come prima cosa si comprano un cappotto ma la maggioranza dei nord irlandesi non ce l'ha.

Vita sociale: Quello che in Italia viene definito un alcolista e in canada un "heavy drinker" qui e' una checca.

Abitudini: In autobus piuttosto che mettere la borsa sul sediolino e i piedi a terra, tengono i piedi sulla sedia e le borse sul pavimento.
Una volta avendolo fatto notare ad una ragazza, dopo 10 minuti spesi a trovare altri improbabili altri appigli per i piedi, li ha poggiati finalmente a terra ...sulla borsetta.

Senso dell'umorismo: nero e sardonico. Niente a che vedere con l'umorismo inglese. C'è mancato poco che chiamassero la squadra di hockey sul ghiaccio i "Belfast bombers".
Hanno poi optato per un più politically correct "Belfast Giants", e buttato al vento la possibilità di vincere i match a tavolino con quegli avversari che scambiassero il nome della squadra per una minaccia.

Caro amico, tu non riesci a vedere le peculiarità dei tuoi connazionali semplicemente perché sei uno di loro.
Mi ricordi quella dell'italiano in viaggio in Cina, il quale, chiacchierando con un locale, gli dice:
"Noi non riusciamo a distinguere i cinesi, ci sembrano tutti uguali! Succede lo stesso anche ai cinesi con gli europei?" e lui gli risponde:
"Non lo so. Sono Giapponese".
Luigi