martedì 12 giugno 2012

Belfastiani all'estero: Helsinki, rotolando verso Nord


La Finlandia é cara, non si tratta di un`opinione ma di un dato di fatto. Helsinki lo é ancora di più ma, se le finanze ve lo consentono, dedicatele almeno un paio di giorni.

All'inizio avevo sottovalutato il fascino del luogo, liquidandolo come una Stoccolma con un minor numero di attrazioni ma poi, complice l`hotel vicino al tradizionale mercato del pesce, ho capito che l'anima della citta non risiede in monumenti e chiese quanto, piuttosto, nel suo porto.

Helsinki ha una forte tradizione marinara, commerciale e anche quelle nuvole basse basse sull'orizzonte non hanno nulla di inquietante quanto, piuttosto, di ospitale e avvolgente, perfino caloroso.

Magie del Nord.

La luce, la bianchissima luce settentrionale, si riflette sulle chiare facciate delle case, sulla Tuomiokirkko e sulla superfice del mare, offrendo uno spettacolo abbagliante anche quando il sole é coperto da nubi.
Bici che scampanellano e pedibus di bambini - tutti rigorosamente con giubbino catarifrangente - animano le strade, in cui si nota anche una discreta presenza di turisti; le terrazze dei ristoranti sono aperte fino a tardi per chiunque voglia godere di un buon caffé, la bevanda analcolica nazionale.
Dicono che Helsinki, come tutta la Finlandia, abbia un carattere duale: sole e luna scandinavi sembrano raccontare quasi la favola di una lady Hawke moderna, lasciando tanto spazio all`immaginazione del visitatore, stupito che il lieto fine, per una volta, possa esistere anche nella realtà.

L.

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