Messa li cosí, da un vostro collega o dal vostro vicino di casa, maledirete l'accento e chiederete ancora una volta di poter ripetere, please.
Avete capito benissimo, ma c'é qualcosa che lui dà per scontato. Un po' come per voi il fatto che il caffé sia espresso e talvolta dimenticate di dirlo.
Ci vuole una muta.
Ovviamente ne esistono di estive e di invernali, ma scommettiamo che quella invernale diventerà la vostra "quattro stagioni" preferita.
Qualche anno fa ho fatto il bagno nella Manica ad agosto. Da buon italiano non ho resistito e pur non avendo il costume con me, mi sono tuffato in mutande.
Ero convinto che mi sarei abituato prima o poi alla temperatura dell'acqua, ma ad un certo punto avrei preferito aspettare la morte.
Per sopravvivere, quindi, vi occorre una muta. Purtoppo vi toccherá spogliarvi all'aperto e indossarla sulla spiaggia con gli altri, sebbene potreste metterla già a casa sotto i vestiti, come si fa con il pigiama quando a scuola fa freddo (Laura ha visto cose...in Italia, stavolta).
Io ho sempre schivato gli inviti, usando come scuse i colpi d'aria e la cervicale, ma provate a tradurli voi!
(Qualche folle ha cercato di tradurre anche: cambio di stagione e maglia della salute)
Comunque sia, presto o tardi, l'estate arriverà. Con l'aria condizionata rigorosamente a palla dal 1 marzo si potrà soffrire il freddo quando meno ce lo si aspetta.
In realta, la primavera puó essere piacevole e anche l'estate talvolta é mite. A giugno di 2 anni fa una volta ho sudato, ma non vi aspettate che fossi in costume e ciabattine.
Come antidoto al freddo, cerco sempre di ricordare le parole di un amico marocchino che mi accompagno in aereoporto la prima volta che partii per l'Irlanda.
Per fugare i miei timori sull'inverno d'Oltremanica mi raccontó della sua esperienza nel deserto come militare di leva, 40 gradi all'ombra.
Mi disse: "Poi ti abitui" e io pensai avesse ragione. Ingenuo.