sabato 22 gennaio 2022

Alfa

 Auto sportiva, ovviamente; blu aziendale, naturalmente.

Orologio importante al polso, sguardo sfacciato, sorriso sornione, chiacchiera blasé. Gemelli nelle occasioni speciali, fede al dito anche in quelle che lo son meno. Tributi convincenti all’oroscopo che ripaga con la massima benevolenza delle stelle in ricchezza, fama, prestigio.

Trasudi potere da maschio alfa, di quel genere per cui metà della popolazione femminile si strapperebbe le mutande ad un solo cenno e l’altra metà mente. Il politicamente corretto va a farsi benedire davanti all’erotismo atavico, arcaico e fatale che sprigioni. Niente che implichi una relazione umana vagamente accettabile: solo un rimescolamento di ormoni, una bomba atomica di lussuria e maledizioni. Maledizioni come quelle che tiro a me stessa per averti immaginato alla guida, essermi inebetita a guardare la scena in slow motion e aver iniziato a provare una vaneggiante lascivia alla quale i miei neuroni, nutriti a pane (gluten free) e femminismo si ribellano con forza.

Che fosse la gioventù a renderti irresistibile? La bellezza da dio greco, con tutti i muscoli in vista; il cipiglio del Marine nel taglio di capelli cortissimo; l’abbronzatura da surfista californiano strategicamente messa in risalto dall’essere sempre vestito di banco; sigaro e cicchetto per puro edonismo: semplicemente perfetto. Intossicavi con il tuo profumo di tabacco e cioccolato, davi alla testa come una vodka russa. Ammutolivi il pubblico con una carica erotica fuori dal comune ancora prima di scegliere chi sarebbe stato il destinatario della stessa. “Una notte con te può cambiare la vita”, ripeteva il coro della tragedia che si consumava sotto i fuochi d’artificio del tuo ego. E aveva ragione. Quella bellezza abbagliante si è spenta con gli anni, ma è stata sostituita da qualcosa di ancora più ancestrale: l’incarnazione del potere. Quel potere che hai sempre bramato e che tiri via a morsi da chi ti circonda. Tu te ne nutri e il sapore di quel sangue si pregusta anche sulle labbra di chi ti desidera. Seducente per vocazione, necessità e destino, coltivi quella malìa per essere osannato e voluto, per fare e disfare vite con uno schiocco di dita. Una specie di malsana pubblicità anni ‘50 in cui precipiti sì nel vuoto di un grattacielo ma poi, con noncurante presuntuosa eleganza, fumi l’ennesima sigaretta arrotolata con le illusioni. Altrui.

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