Che cos'è l'amore. Te lo chiedi la prima volta che ti senti confusa, che balbetti quando c'è "lui", che ti ritrovi ad analizzare ogni suo gesto per capire se dietro a una banale gentilezza si possa nascondere un interesse vero. Poi magari è solo un pensiero tenero e sciocco, neanche tu sai bene cosa provi, lui ha 7 anni più di te e ti guarda come ad una bambina, e niente. L'amore allora è un platonico sfarfallio di pensieri che ti fanno capire che sei cresciuta, che ciò che conta è dire sempre di no e indossare gli stessi jeans fino alla nausea.
Per qualche anno almeno.
Poi arriva lui, il ragazzo dai maglioncini celesti e i capelli biondi e un milione di perché senza risposta. E il primo amore non sarebbe potuto essere più romantico, più stereotipato e più dolce-amaro di così. Te ne trascini il ricordo per troppo tempo, e lo sai che era amore, ma quello dei 15 anni, quello che ricorderai solo con affetto a 30, quello degli occhioni da cerbiatto e il cuore ingenuo e felice.
E mentre stai lì ancora a domandarti dove sia finito il tuo angelo ragazzino impari che la via per l'inferno è davvero lastricata di buoni propositi. Amore non direi ma tutto il resto sì e, a 17 anni, basta e avanza.
Che cos'è l'amore?
Te lo chiedi per tanti anni, quando inizi a fare coppia fissa e ti trovi al calduccio in quel posto riparato nel cuore di qualcuno. Quando esci a bere una cosa nei soliti posti che, ora, con lui, ti sembrano interessantissimi come la vita notturna di Parigi.
E l'amore diventa tormento e poi dubbio e forse abitudine, ma non è così che succede? E tu c'avrai 20 anni e una gran confusione in testa e nelle viscere.
Dov'è l'amore?
Capita che l'amore sia lì, contro le piastrelle fredde di una cucina spaiata nella periferia romana. Capita che l'amore sia nei suoi muscoli tesi - "belli come quelli di un dio greco"- nelle vostre parole confuse, nella tempesta perfetta di sguardi, nel gioco affascinante di corpi e bocche che si allontanano quanto più vorrebbero intrecciarsi.
Che cos'è l'amore?
Succede che l'amore ti prende alla sprovvista, quando non lo cerchi e non lo aspetti. Capita per caso, con un messaggio e un congiuntivo azzeccati; si annuncia con un bacio appena accennato e una chiacchierata fino all'alba in auto sotto casa.
Succede che l'amore diventa una promessa, e poi giorni e poi mesi e poi anni, e poi esplode e si rimescola e poi succede che non lo sai più cos'è l'amore. Perché l'amore è ciò che è stato e ciò che è. È ciò che hai vissuto e ciò che deve venire. Perché l'amore è equilibrio e vertigine e capita che ci cammini, su quel filo teso tra te e un'altra vita, ma non ti fai più domande. Perché hai imparato che l'amore è amare e non amare; è potenza e atto; è dubbio, è muscoli, è tensione, è tenerezza, è mattonelle fredde e letti vuoti, è Parigi e Salerno, è il c'era una volta ed il vissero felici e contenti. Per sempre.