Avverto un senso di fine incombente, perciò voglio confessare i miei peccati.
Ieri non ho visto Berlusconi da Santoro.
Ho preferito andare a suonare con i miei amici nordirlandesi, nessuno dei quali a conoscenza dell'immancabile evento.
Per sopportare il senso di colpa ho dato una stretta al cilicio e uno sguardo ai twitter in tempo reale di Laura e ho sperato di salvarmi dalla dannazione eterna del televisore spento.
Oggi però, quale contrappasso e all'insaputa di tutti, ho guardato lo spettacolo in differita. Una sorta di "director's cut" già omogneizzato e digerito dai giornali nazionali.
La trasmissione, immaginata come l'allineamento dei personaggi di una saga norrena, presentava gli attori piu' interessanti:
Lo stregone, legale malvagio: il dominatore Marco Travaglio;
L'elfo, legale buono: il giudice Michele Santoro;
Il nano, caotico neutrale: il cinico Vauro Senesi;
Il gollum, neutrale malvagio: l'opportunista Silvio Berlusconi.
Mi aspettavo, insomma, una battaglia epica, ma si trattava soltanto della televisione italiana: se gli effetti speciali c'erano io non me ne sono neanche accorto!
Luigi
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