venerdì 10 agosto 2012
Belfastiani all'estero: Come andare in ferie a ferragosto evitando luoghi comuni e sovraffollamento
Ferie accordate nella famigerata settimana di ferragosto. E il mare non mi va proprio giù. E trovare un volo a poco prezzo è assolutamente improponibile. E non mi piacciono i viaggi organizzati, last minute, second o giù di lì. Allora, l'idea: andare a Merano per visitare i giardini Trautmansdorff. In auto.
Ma Merano è cara. Pure quando non ci si va a sciare. Visto che ormai il guidatore aveva accettato di farsi quei 1000 km ad andare e 1000 a tornare...visto che voli diretti per la Slovenia dall'Italia non ce ne sono, e visto che su Lubiana non c'era manco una guida alla Feltrinelli... bè, mi è sembrata la meta perfetta!!!
Inoltre, avremmo avuto la possibilità di fermarci lungo il percorso: all'andata, sosta e pernottamento ad Arezzo; al ritorno a Bologna.
Non voglio raccontarvi tutto il viaggio, al quale dedicherò magari un capitolo a parte, ma solo di Ljubljana. Tre aggettivi per descriverla: chic, bianca, culturale.
Piccolina, si gira in un paio di giorni, ma è una città dall'assoluto fascino, in stile Art Nouveau e Barocco, un gioiellino splendidamente conservato e a misura d'uomo.
Un lungo fiume pieno di vita: di giorno, con negozi e passeggio; di notte con localini, bar pub ristorantini, zeppi di giovani, di artisti, esposizioni, mostre, quadri all'aperto, attaccati lungo gli argini!
Musei d'arte moderna, palazzi dalle facciate originali, angoli verdi e la luce che si riflette sul bianco - colore predominante della città - con il triplice ponte a rappresentazione del centro e cuore e nodo nevralgico della città. Non sono riuscita a spiegare a nessuno, al mio rientro, la stranissima architettura di questo ponte, ma vi assicuro che è delizioso.
Da vedere anche il ponte dei draghi (il drago è il simbolo della città) e il ponte dei calzolai, il ponte più vecchio della Lubiana medievale.
Non si può dimenticare la sosta al Mercato di Plecnik, quotidiano: vi si vende di tutto, dalla frutta alle suppellettili all'abbigliamento, ma consiglio vivamente di fermarsi presso qualche banchetto che espone i prodotti tipici sloveni, fatti con il miele.
Io ho avuto la fortuna di acquistare due barattoli di miele, uno con crema di arancia e l'altro con crema di cocco (squisiti) e una bottiglietta di liquore al miele: se la materia prima vi piace, non fatevi sfuggire queste specialità!
Il Castello che domina la città, invece, è un po' deludente: è stato restaurato ma è diventato uno spazio espositivo. Bello il parco che si attraversa per arrivarci a piedi e suggestiva la funicolare per salirvi.
Ah, non dimenticate: per circolare sulle autostrade slovene è obbligatorio esporre la vignette, da acquistare prima del confine e che ha sostituito il pedaggio. Attenti: le multe sono frequenti!
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