domenica 22 dicembre 2024

2024, we've rocked!

(Mi anticipo. Dopo Natale saro' da mia cognata e non più lucida abbastanza.)

Io amo fare gli elenchi – come non scriverne uno con i momenti più importanti, divertenti, speciali del 2024? Non in ordine di importanza, ma strettamente temporale.

Alcuni di voi posso taggarli, altri neanche sono sui social, in altre occasioni sareste troppi per un elenco breve. Poco importa. Sapete chi siete. Al 2025!!

🍕 Pizza di Buon Anno nell’avellinese – e una telefonata di due ore per riuscire a tornare a casa

☔ Discesa della Befana a Roma – sotto la pioggia battente, con intervista Rai a Nadia

🥗Il ristorante vegano molto social e poco sociale - con Maria Grazia Flore

🌉 Siviglia di notte da Las Setas

💼 Una promozione – doppia e favolosa

🐹 Aver preso un criceto – e averla vinta per il nome: Tyler

🔬 Science Festival a Edimburgo – le chiacchiere con Giuseppe Ragona

🍽️ A very diplomatic dinner – e le foto elegantissime con Giusy Arzillo

🍷Gli aperitivi e il bbq con Liliana Cirillo, a casa

📚 Il libro con dedica – una nuova tradizione

🗣️ Quella sensazione da "resto al bar a cazzeggiare per sempre" quando sei da Nica Nica (Giuseppe Pupino Micciché)

📸 La foto al McCracken con Denise e Valeria Pinelli

🥂 La Festa della Repubblica in ambasciata – il Maeci dovra’ farsi carico della parcella per la disintossicazione da alcolici, prima o poi! con Anna Cambiaggi e Germana Canzi

🥟 I dumplings di Yauatcha – perche’ non si vive di solo alcool

🚖 Fermate quel taxi e tornate indietro! – Grazie Dora Bortoluzzi e Mirko Ricci per l’intervista

🍸 Angel and Two bibles con Luigi Cirillo– per i cocktail e la connessione mentale

🚶‍♂️ Passeggiare per Amburgo – e mettere l’out of office

🐋 Le balene in Islanda che si tuffano vicine vicine

🛎️ Le citofonate – pensavo esistessero solo in Italia, e invece…

🍕 La pizza di Michele a Soho e le posate sci-sci che non tagliano niente

📺 The thick of it – binge watching come da migliore tradizione

🎭 Il Gala MRANI, la nomination e essere lì con Luigi Cirillo e Ludovica Piccinini

🎤 The SMX Conference con i colleghi – e i buffet ricchi di cibi elaborati

🥖 Il pan brioche e il burro salato del ristorante francese

💬 Le chat con mia cugina – e lei che cancella per sbaglio tutta la cronologia

🎃 Halloween a Derry, e i dolci della bakery americana a serata avanzata – con figlia, marito e nonni

🍹 Londra - the Booking Office, serata cool con gente super cool

✒️ Il mio nuovo tatuaggio: Ichi-go Ichi-e in ricordo di uno – e di tanti – incontri. Grazie Laura Imai Messina

🍵 Un tè a menta e liquirizia – nella stessa tazza Villeroy Boch che ho io

🌇 Roma – una passeggiata al tramonto per il rione Colonna con Fast Car di Tracy Chapman in cuffia a loop

☂️ Roma – ombrelli e chiacchiere condivisi

🧵 Amigurumi – eletta parola dell’anno 2024

🏙️ Soho, Camden e Mayfair – dove mi sento (troppo) a casa

🛁 La SPA – con i racconti di Ludovica Piccinini

🎡 Winter Wonderland con Nadia – il giro sulla ruota panoramica a occhi chiusi

🕶️"Indovina chi c'era in stazione?" "I drogati di Manchester!?" (lo so, questa va avanti da un po') - Cesare G. Ardito

📞 Due ore di telefonata con K – il nostro miracolo di Natale

lunedì 26 febbraio 2024

I want it darker, my Lord

 Leggerezza, questa la parola chiave. Ciò che in passato era oscuro, dark, misterioso adesso si è trasformato in qualcosa di leggero. Leggero, ma non senza senso.

Ci si gioca, con la leggerezza, pur se i ruoli imporrebbero pensieri più ponderati. Come sempre, c'è un gran compiacimento ma stavolta anche paura. Il tempo passa e non c'è modo di girarci intorno. Hai voglia a gettare ancore, tessere fili, costruire ponti. 

Il tempo passa e “tu non passi mai”: un'illusione per raccontarsi di essere giovani per sempre, in grado di far tutto, di aver tutto, di vivere tutto.

You want it darker, cantava Cohen. Forse quelle esplosioni - di rabbia, di passione, di orgoglio - erano meglio della leggerezza di oggi. Perchè dovevano pur consumarsi, implodere. I vampiri morivano, trafitti al cuore dalle promesse infrante. Il buon senso avrebbe imposto di sigillare le casse, ma una curiosa morbosità l'ha impedito.

Sappiamo come entrare e come uscire da una storia che non esiste per nessuno al mondo, ma non sappiamo come chiamarla. La leggerezza è pericolosa. Ti fa credere di avere il controllo e devi essere molto attento a non valicare confini dai quali non c'è più ritorno. Confini mentali, intendiamoci. Invece, non c'è odio e non c'è amore; non c'è rancore e non c'è pace; non c'è oblio e non c'è contatto; non c'è passato e non c'è futuro. Si vive nel limbo di un arrivederci.

Voglio essere Noodle nella fumeria di oppio per non dover scegliere tra realtà e illusione perché risposte non ne ho.Risposte. Quelle ci vorrebbero. Ma rispondersi significa definire, chiudere, stigmatizzare. Paura del vortice del tempo che passa e tutto copre. 

Cohen aveva ragione: You want it darker, my Lord.


“Gli amanti, quelli veri, non condividono un letto ma custodiscono un segreto.” Pablo Neruda