Il mio parrucchiere
belfastese è un gran chiacchierone. Ama spettegolare ma poichè è
troppo ben educato per farlo degli altri, tutto il gossip è
incentrato su di sè. Appena mi siedo sulla poltroncina girevole mi
accoglie con un: "Tesoro, ma te l'ho raccontata poi, l'ultima
novità?". No, non l'hai fatto.
Ce n'è sempre una, non
importa se vado a fare la piega ogni settimana o non mi faccio viva
per due mesi.
A quel punto partono i suoi
monologhi: monologhi perchè io son troppo concentrata a dare un
senso ai suoni che escono dalla sua bocca per avere anche il tempo di
formulare uno straccio di domanda in inglese compiuto. Mi limito ad
esclamazioni stupite qui e lì. Sono l'ascoltatrice perfetta.
Ieri era particolarmente in
vena e mi ha deliziato con maggiori dettagli del solito.
D'altra parte, è appena
tornato con il suo ex. Devo ammetterlo, una storia estremamente
romantica.
Erano stati insieme per due
anni, si son lasciati e per altri sei nisba! Nessun contatto, nessun
incontro, nessuna chiacchiera tra amici comuni, nulla di nulla.
Certo, ha aiutato il fatto che il tizio non sia sui social media ma
capite, questi due bei figliuoli vivono nel piccolo Nord Irlanda, non
nell'immenso Brasile, e la cosa sa di straordinario. Io, impegnandomi
con alacrità, ed evitando accuratamente amicizie pericolose
virtuali, detengo il limite massimo di 5 anni e mezzo senza contatti
fortuiti con ex. Mi battono a mani basse, dato che loro hanno
semplicemente fatto click sul cellulare, cancellato i numeri e chi si
è visto si è visto. Fortunelli.
Torniamo a noi. Anzi, a loro.
La storia è questa. Il mio parrucchiere sogna l'ex, lo stalkera su Google,
scopre che entrambi i genitori son morti, decide di mandargli una
lettera. Cartacea, scritta a mano. Convinto che non avrebbe ricevuto
risposta. Pochi giorni dopo squilla il telefono, numero sconosciuto.
E' lui. Giacchè il mio parrucchiere è paranoico – dettaglio non
trascurabile - inventa su due piedi una serie di indovinelli a cui
solo L'Uomo-della-sua-vita saprebbe rispondere correttamente. La
prova è superata. Decidono di interagire via FaceTime per un paio di
settimane, poi si rivedono di persona, passano la notte insieme (i
particolari mi son stati risparmiati, davvero strano), il mattino
seguente inizia con una dolce colazione a letto e con la piega alla
sottoscritta.
Ho raccontato spezzoni di
questa storia alle amiche e al marito in tempo reale, mi è stato
detto che poteva essere uno spunto carino per il blog.
Ora, al di là del fatto che
io ho fatto molto ma molto ma molto di peggio per convincere un mio
ex a tornare con me (grazie A. di non aver mai chiamato la polizia e
di non avermi fatto interdire) va detto che l'audacia dovrebbe essere
sempre premiata, possibilmente con un lieto fine.
In genere non sono una fan
delle minestre riscaldate ma – guys – sei anni son una vita
intera: potrebbe anche funzionare. Per quanto mi riguarda, manco tra
60, di anni, con nessuno dei miei ex. Ma è perchè sono di buon
cuore: lo faccio per loro, prima ancora che per me.
Conosco coppie che si son
lasciate e poi riprese e poi mollate in malo modo, non ne conosco
ancora che abbiano fatto una fine felice, quindi attendo gli sviluppi
dei prossimi mesi con particolar interesse.