sabato 17 aprile 2021

The old news

La dipendenza affettiva non passa. I ricordi sbiadiscono: tu sei indelebile.

La combinazione di vanità e lussuria è esplosiva. La bomba atomica delle relazioni. Impazziti e senza meta, girovaghiamo nelle rispettive esistenze senza trovare la via d'uscita.

Esattamente quello che succede quando scrivo: giro giro tondo, quanto è bello il mondo, ecco che ritorno, nulla è come prima, tutti giù per terra.

La dipendenza ti fa credere di essere forte quando sei debole, quando ti si annebbia la vista dalle lacrime in una notte di fine inverno. Dici basta e poi ci ricadi perché la vanità di sentirti onnipotente prende il sopravvento. Invece, sei di nuovo alla mercé di una telefonata folle alle 3 del mattino.

E poi la noia: quella stanchezza palpabile che diventa la mia condanna. "Oltre, oltre a questo, cosa c'è?" Cosa posso fare io - ancella designata, vittima o carnefice – per non farti andare via? Perché senza quell’estenuante gioco mentale, quella ricerca dell'erotismo cerebrale assoluto, della compenetrazione più totale, estrema, avviluppante tu anneghi nella nausea.

Siamo come una vite malata abbarbicata ai tralci del risentimento e della depravazione.

Feroci e fatali, senza scampo.

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